Si è accesa di fede e speranza la notte del venerdì Santo a Davoli superiore. La tradizionale processione degli abeti che accompagna la culla di Gesù, come di consueto, ha richiamato migliaia di fedeli e curiosi nel borgo del Catanzarese. Qui ogni anno i giovani del posto si adoperano già dal mese di gennaio per mantenere vivo un rito risalente al '600 e realizzare artigianalmente i circa 5000 lumini utilizzati per addobbare gli abeti, una settantina, offerti dall'Azienda agricola La Foresta di Serra San Bruno, portati in spalla dai fedeli come Gesù portò la croce.

«L'emozione è sempre grande e come al solito c'è stata una grande partecipazione – ha commentato Evelino Ranieri, volontario, da anni ormai impegnato nell'organizzazione dell'evento -. Siamo contenti, è un evento che si sta espandendo sempre di più».

Il messaggio di speranza 

I bambini aprono il corteo luminoso che racchiude un chiaro messaggio di rinascita che abbraccia tutta la comunità guidata dal sindaco Giuseppe Papaleo e dal parroco don Nicola Coppoletta: «È bello vedere una comunità che vuole manifestare il proprio amore per il Signore - ha aggiunto il sacerdote – anche attraverso il gesto di accompagnare il Cristo morto con gli abeti in spalla. Un modo per chiedere perdono al Signore dei peccati e illuminare la via per indicare che l'ultima parola, l'ultimo messaggio, appartiene a Lui, non alla morte, quindi non al dolore e al peccato ma alla speranza, alla vita eterna, alla gloria della resurrezione».