VIDEO | Il capolavoro di Bernini e Borromini che domina l’altare maggiore della Basilica sarà portato alla sua bellezza originaria in tempo per il Giubileo del 2025. All'intervento parteciperà anche l'artista catanzarese: «Traguardo inaspettato»
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«Pensate ad un palazzo di dodici piani, 60 tonnellate di bronzo, 180 metri quadri di superficie dorata, dove due grandi della storia come Bernini e Borromini lavorano insieme per realizzare questo capolavoro. Da non dormirci la notte». Da non dormirci la notte, è tale l’emozione provata da Giuseppe Mantella, noto restauratore calabrese di opere d’arte, quando ha appreso che, insieme ad un pool di esperti, effettuerà il restauro del Baldacchino di San Pietro, una delle opere più famose di Gian Lorenzo Bernini, realizzata tra il 1624 e il 1633 con il contributo, per la parte architettonica, di Francesco Borromini. Un intervento - fa sapere la Santa Sede -complesso e articolato e dal grande valore simbolico.
«Certamente è un grandissimo onore, una cosa totalmente inaspettata - spiega Mantella -. Quando arriva un’opportunità del genere ti tremano i polsi e non sai come sia possibile nella tua vita, perché parlare del Baldacchino di San Pietro vuol dire parlare del cuore, del centro della chiesa. Nel momento in cui si è cattolici e nello stesso tempo restauratori significa raggiungere un traguardo assolutamente inaspettato e insperato».
In oltre vent’anni di attività Mantella, originario di Isca sullo Ionio in provincia di Catanzaro, ha curato e ridato splendore a centinaia di beni artistici del patrimonio culturale della Calabria, collaborando con accademici e istituzioni varie. Oltre ad aver già avuto modo di lavorare su capolavori del Bernini come l’Estasi di Santa Teresa e la Medusa. Dal 2019 è direttore della Deputazione della Cittadella Vescovile di Gerace e responsabile del progetto “Arte e Fede” finalizzato alla conoscenza e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.
I lavori nella Basilica di San Pietro, commissionati dal cardinale Mauro Gambetti - arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro - avranno inizio prima di Pasqua e l’attività di restauro durerà 10 mesi, così che l’opera possa essere pronta per il Giubileo del 2025. Il team di lavoro, oltre a Mantella, è composto da Giorgio Capriotti, Carlo Usai, Susanna Sarmati e Sante Guido, anche quest’ultimo calabrese. «Un restauro - sottolinea Mantella - che per metà è realizzato da restauratori calabresi, speriamo che nella nostra squadra possano entrare altri collaboratori, così che il Baldacchino possa parlare anche di Calabria».