VIDEO | Nel volume la storia di Marisa Bellisario e quelle di tante donne che con talento e dedizione sono diventate protagoniste in diversi ambiti professionali. All'evento non è mancato il riferimento a quanto sta accadendo in Afghanistan
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Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario, è in Calabria per presentare il libro “Donne che fanno la differenza” (Ed. Ricerche Marsilio). Il volume che vanta la prefazione di Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato della Repubblica, riprende la storia di Marisa Bellisario straordinaria manager degli anni Ottanta. Imprenditrice di fama mondiale da cui la Fondazione prende il nome.
Nel volume anche le storie e le testimonianze di tante donne che ‘hanno fatto e continuano a fare la differenza’ in ogni ambito professionale. Oggi la Fondazione, grazie alla guida di Lella Golfo, ai preziosi insegnamenti dell’indimenticabile Marisa Bellisario aggiunge la forza del dialogo e della rete, diventando artefice e protagonista di tanti dei traguardi raggiunti dalle donne italiane.“Quella della Fondazione è la storia di un’ambizione condivisa e di una solidarietà vissuta – è sottolineato nel volume – Un racconto positivo e vincente dedicato alle donne, perché diventino sempre più protagoniste della loro vita personale e professionale”.
Il tour di presentazione di "Donne che fanno la differenza" è partito da Tropea nell’ambito della rassegna letteraria in corso in questi giorni nella perla del Tirreno. All’evento, oltre a Lella Golfo, hanno partecipato Teresa Ruberto, delegata provincia di Catanzaro per la Fondazione Bellisario; Teresa Saeli, Fai Vibo Valentia; Elena Sodano, presidente associazione Ra.Gi. Onlus. A moderare il dibattito la giornalista Concetta Schiariti.
È stata anche l’occasione per ricordare i progetti avviati in favore delle donne in Afghanistan. La fondazione ha infatti avviato un rete di solidarietà di oltre 30 imprenditrici italiane da Nord a Sud, pronte a ospitare donne con bambini e anche intere famiglie afgane in fuga dal regime talebano: «Abbiamo appena consegnato al Ministero degli Interni un elenco di amiche della Fondazione Marisa Bellisario», ha detto Golfo. «Parlare di parità significa anche questo: non possiamo restare a guardare un movimento fondamentalista che calpesta i più elementari diritti umani e si accanisce contro le donne. È nostro dovere offrire alle donne afgane prima di tutto un rifugio sicuro e poi un futuro di libertà di istruzione e indipendenza».