VIDEO | Nel 1973 la nascita di un consorzio dall'iniziativa di cinque persone e poi l'avvio del primo anno accademico di quello che nel 1998 è diventato ufficialmente l'ateneo che conosciamo oggi. Una ricorrenza ricordata nel capoluogo alla presenza anche di Fiorita e Mancuso
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«Nel 1972 cinque persone, Salvatore Blasco, Francesco Bova, Pucci, Elio Tiriolo, Vincenzo Speziali costituirono il “Consorzio per la libera università di Catanzaro”. Nel 1973 il primo anno accademico e partirono i corsi di giurisprudenza, scienze politiche, pedagogia e medicina». Inizia da qui, come racconta l'allora direttore dei corsi di medicina, scienze politiche, pedagogia Piero Canino, la storia dell'Università Magna Graecia nel capoluogo di regione, nata tra tante difficoltà logistiche e organizzative nel 1973 grazie al Consorzio per la libera università di Catanzaro. 50 anni dopo l'ateneo celebra la sua evoluzione ripercorrendo anche le battaglie, determinanti, del collettivo degli studenti di medicina, nato nel 1976 per chiedere la statizzazione e impedire la chiusura dell'ultimo corso rimasto attivo, medicina appunto, sulla base degli accordi politici nazionali dell'epoca che non prevedevano ulteriori sedi universitarie in Calabria oltre a quella di Arcavacata.
La testimonianza
«Attraverso la mobilitazione di massa, incontri con gli studenti delle scuole medie, organizzazioni di scioperi, occupazioni, riuscimmo a far diventare centrale la persistenza della facoltà di medicina a Catanzaro – ricorda Aristide Anfosso, studente dei corsi di medicina della libera università di Catanzaro -. Senza quegli studenti non ci sarebbe quello che oggi noi vediamo, questa università meravigliosa, fiore all'occhiello non solo di Catanzaro ma dell'intera regione». Un'importante realtà dunque resa autonoma nel 1998 come ricorda il rettore uscente Giovambattista De Sarro, che dei 50 anni di storia ne ha vissuti 40 in prima persona: «Siamo da un lato frutto della Università di Napoli, dall'altra dell'Università di Messina e un pezzettino all'Università di Catania e credo che dove siamo arrivati è sicuramente una cosa molto bella».
Dal passato al futuro dell'ateneo
«Da quei cinquant'anni in cui si cominciava a sognarlo, dai 25 in cui si è effettivamente partiti a regime, sono stati fatti tanti passi avanti e tanti ne dobbiamo ancora compiere – è il commento del sindaco Nicola Fiorita - per rendere Catanzaro non soltanto una città con una importante università, ma una città universitaria dove gli studenti stanno bene, vivono bene, magari restano e contribuiscono a farla più grande e più felice». «La Regione, il Consiglio Regionale ci sono e ci saranno – assicura il presidente del Consiglio Filippo Mancuso - per cercare di dare una mano anche per il progresso e per migliorare le cose. Solo con una buona università si può migliorare la società perchè la cultura è alla base. Penso che si sia fatto molto ma dobbiamo fare sempre di più».