VIDEO | La onlus di cui è referente l'archeologa Maria Dunia è stata presentata nel corso di un evento tenutosi nel Parco dei Taureani
Tutti gli articoli di Cultura
Sbarca anche in Calabria il Centro studi interdisciplinari Gaiola, la onlus campana che prende il nome dall’isola che da ex discarica abusiva è stata trasformata in un’area marina protetta. Referente calabrese è stata nominata Maria Dunia, giovane esperta di conservazione dei beni culturali ed archeologici, e gli obiettivi del sodalizio sono stati presentati a Palmi, nella incantevole cornice del parco archeologico dei Taureani.
«Vogliamo mettere a disposizione delle pubbliche amministrazioni la competenza degli studiosi e dei manager che fanno parte della nostra rete – ha dichiarato Dunia – per creare modelli che mettano insieme studio, tutela, valorizzazione, promozione del patrimonio paesaggistico di cui dispone la Calabria, creando dei circuiti che possano anche sviluppare un turismo di tipo esperienziale».
Una leva che mette insieme manutenzione del territorio e reddito, quindi, e non a caso al battesimo calabrese di Gaiola hanno partecipato diversi sindaci, studiosi di fama come l’archeologo Francesco Cuteri, nonché il segretario regionale del Ministero dei Beni culturali, Salvatore Patamia.
«Il nostro obiettivo – ha proseguito la referente – è quello di offrire supporto e competenza, ma anche varare progetti mirati al principale degli obiettivi che chi fa cultura deve perseguire, ovvero mandare messaggi di elevazione che siano diretti prevalentemente ai cittadini, che devono diventare fruitori consapevoli e responsabili del patrimonio immenso di cui la Calabria dispone». Per venire incontro al radicamento della Gaiola in Calabria, il comune di Palmi ha messo i disposizione dei locali da adibire a sede regionale, nonché centro propulsivo in cui uno staff di studiosi e manager sviluppano una visione non più statica del bene culturale.