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Con due laboratori creativi, è partito a Crotone "Open space", un progetto della Uisp nazionale e patrocinato dal Comune pitagorico per recuperare spazi urbani degradati attraverso l'utilizzo delle cosiddette ''crew''. Al Dopolavoro ferroviario di Crotone, si sono tenuti due laboratori di “Street art”, in collaborazione l’associazione “Random”, e “Street skate and basket”, con l’aiuto dell’associazione “As Skate e Roller Kr”.
I laboratori sono stati aperti a tutti i giovani del territorio compresi tra i 16 e i 24 anni. Il progetto, che ha la durata di un anno e che coinvolge una serie di associazioni come Arci, "Ciclofficina", "Random" e altri movimenti a tema, si rivolge tra l’altro ai giovani che si trovano in condizione di disagio sociale. In particolare, guarda ai cosiddetti Neet (giovani non occupati e non in istruzione) e giovani a rischio devianza, e prevede la costituzione di gruppi da street sport nelle 11 città italiane coinvolte nel progetto. «Il Dopolavoro – ha spiegato il presidente della Uisp Crotone, Franco Riolo – è un luogo sperimentale, in cui, nel corso dei laboratori, decoreremo le pareti esterne con graffiti e trasformeremo l'area esterna in skate park con strutture leggere amovibili realizzate da noi stessi con scheletro in ferro e struttura in legno». «L'idea – ha aggiunto Riolo – è anche quella di estendere questa attività di recupero in altre aree urbane degradate della città, allargando così l'impegno e la mission stessa della Uisp».