Cosenza, il mito di Tyche anima la Notte dei licei del Telesio

FOTO-VIDEO | Nello storico istituto la kermesse nazionale è stata riproposta per il sesto anno consecutivo. Performance, spettacoli e rappresentazioni fino a tarda ora

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di Salvatore Bruno
18 gennaio 2020
23:26

Sotto gli auspici della buona sorte il Bernardino Telesio di Cosenza ha tenuto aperte le porte della scuola fino a tarda ora, aderendo per la sesta edizione consecutiva alla Notte dei licei. L’evento culturale si è svolto contestualmente in 437 istituti di tutta Italia.

Buona fortuna

Il tema scelto per quest’anno è la Tyche, personificazione della fortuna «cieca padrona del destino degli uomini – spiega Daniela Filice, docente e coordinatrice delle attività della manifestazione - con la sua doppia accezione positiva e negativa. C’è un messaggio che ha ispirato gli allestimenti realizzati dai ragazzi: nella vita non bisogna aspettare i colpi della fortuna ma far valere le virtù, perché la vita si costruisce proprio attraverso le potenzialità di ciascuno. Non possiamo dire se la fortuna esiste o meno, ma certamente è un concetto che accompagna gli uomini da sempre».


Il filo che lega il passato e il presente

«Il mondo classico - ha aggiunto la professoressa - inevitabilmente, fa emergere la sua attualità, ci mostra come il passato continui a vivere nel presente. Quest'anno, con i nostri ospiti, in senso metaforico siamo saliti sulla nave della dea Tyche ed attraversato un suggestivo percorso scenografico di nocchieri, dee, musiche evocative e coreografie di vario genere. I nostri studenti, con varie performance, testi di letteratura e del cinema, hanno ribadito il valore della cultura classica sotto ogni aspetto».

Occasione di confronto e lavoro costruttivo

Ricco il programma rappresentativo, dall’angolo della zingara, alla Bocca della verità, ai tableaux vivants, e poi la cornucopia con le monete, la ruota della fortuna, il casinò anni trenta con le ballerine del charleston. L’intero corpo studentesco è stato coinvolto anche nella fase preparatoria, aggiungendo al tradizionale orario scolastico un’attività di lavoro costruttivo. «Oltre i libri, oltre il banco, oltre l’aula – ha sottolineato il dirigente scolastico Antonio Iaconianni - la scuola è anche stare insieme, confrontarsi, scambiarsi le idee, collaborare e sostenersi l’uno con l’altro».

Le Officine teatrali telesiane

All’Auditorium Guarasci infine, è andata in scena una commedia tratta dal Pluto di Aristofane a cura delle Officine Teatrali Telesiane. Il gruppo, coordinato da Antonello Lombardo, sta inoltre preparando la rappresentazione dell’Antigone. La tragedia di Sofocle è in programma al Rendano il 22 maggio. Quest’anno però, ci sarà una importante novità: «Parteciperemo ad Albano Laziale ad una rassegna di teatro classico e antico invitati dall’Associazione italiana di cultura classica – annuncia Lombardo - Saremo felici di affrontare questa esperienza, così interessante e formativa per i ragazzi».

Giornalista
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