In casa o in gita due sono le parole d’ordine per il lunedì dell’Angelo: tradizioni e divertimento. E i più audaci, temperature permettendo, oseranno anche fare il bagno in mare
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Come accade per Ferragosto e Capodanno, la domanda che in molti in questi giorni, soprattutto tra i giovani- si pongono è: “che si fa a Pasquetta?”. Per chi infatti, non è riuscito a programmare viaggi ad ampio raggio, il “come” trascorrere il Lunedì dell’Angelo rappresenta un vero dilemma. Alla fine qualcosa si farà certamente, ma le fibrillazioni all’interno di famiglie e comitive scorre sui social e soprattutto su Whatsapp. Per i reggini tante sono le opportunità, ma due sono le attività “principe” della giornata. Una è certamente quella di mangiare a volontà, l’altra è lo stare insieme. I più intraprendenti saranno riusciti ad organizzare una passaggio oltre lo Stretto, con Taormina in testa tra le mete; anche se la fila agli imbarcaderi di Villa San Giovanni potrebbe scoraggiare, la Sicilia comunque rappresenta un’ “amica” da visitare in questi giorni di festa.
Per chi rimane in città o nella provincia, sul litorale jonico o tirrenico, fondamentale è essere numerosi e avere tanta voglia di divertirsi. Ci sono varie opzioni per Pasquetta. In molti si riuniranno in casa e trascorreranno la giornata come la tradizione impone: grigliata e vino rosso. Non mancheranno di certo il pecorino, il salame fatto in casa, le fave fresche e poi la storica pastiera pasquale, i “cudduraci”, e ovviamente le uova di cioccolato. I più “agguerriti”, sul fronte del palato, troveranno tempo e “spazio” anche per la pasta al forno, rigorosamente cucinata con uova e polpette di carne, e il gateau di patate. Naturalmente, a pomeriggio inoltrato, i reggini faranno tappa per lo storico appuntamento con la granita o il gelato, da consumare in uno dei tanti bar rinomati del lungomare Falcomatà, o a seconda della zona, di Melito Porto Salvo , Scilla o Favazzina. Ed infatti, questi due centri della costa Viola saranno letteralmente invasi, con tanto di sosta sulla spiaggia. I più audaci, temperature permettendo, oseranno anche fare il bagno in mare. Il primo della stagione 2019. Gli scatti sui social sono attesi. C’è poi chi, nonostante le indecisioni degli ultimi giorni, è riuscito ad organizzare qualcosa di più avventuroso come un trekking lungo il versante grecanico della provincia, come Condofuri e Gallicianò, e persino chi andrà ad ammirare lo splendido scenario di Pentidattilo.
Le famiglie invece, dirotteranno le proprie scelte verso le cascate di Bivongi e anche quelle di San Nicola di Caulonia. Il pranzo sarà sempre preparato da nonne e mamme che, con teglie e seggiole al seguito, si distribuiranno in pole position. Ovviamente tra le scelte dei reggini ci sarà di certo Gambarie che, reduce dal successo della stagione sciistica, a Pasquetta ospiterà picnic last minute, ma anche tanti turisti i quali assaliranno i vari ristoranti della zona. Per chi invece, ha deciso di affrontare la giornata senza alcun programma ben preciso troverà di certo nei bar e botteghe il consueto panino di grano da riempire con olive, pomodori secchi, formaggio e salumi vari. Anche in questo caso non si resterà di certo digiuni. Per chi volesse poi, dare una svolta culturale al proprio Lunedì dell’Angelo potrà recarsi, dalle nove alle 20, al museo nazionale di Reggio Calabria, ed oltre ad ammirare i rinomati Bronzi di Riace potrà anche visitare la mostra “Dodonaios. L’oracolo di Zeus e la Magna Grecia”. Successivamente la passeggiata lungo il “chilometro più bello di Italia” è d’obbligo. Se ci si trova sulla fascia jonica una tappa artistica è di certo quella che offre Mammola con il suo “Musaba”, creato dagli artisti Nik Spatari e Hiske Maas: un tuffo tra i colori e le forme della Calabria. E se la Pasquetta si è aperta con gli interrogativi di “cosa si fa?” e “dove si va?” anche la sera si chiuderà con una domanda ben precisa, che vale un po’ per tutti. “Ma stasera mangiamo qualcosa?”. La risposta non si dice, ma tutti sanno quale è.