La Calabria ha il suo “Pulcinella”, ecco l’origine dell’antica maschera

VIDEO | La tradizione dei polecenelle si perde nella notte dei tempi e, in occasione del Carnevale, va in scena ad Alessandria del Carretto. Un vero e proprio viaggio nelle radici magnogreche della nostra regione con LaC Storie

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di Redazione
17 febbraio 2020
15:26

Quando si parla della maschera di Pulcinella si pensa subito a quella napoletana. Non tutti sanno, però, che anche in Calabria, ad Alessandria del Carretto (Cosenza), esiste un’antica maschera chiamata “I Polëcënellë”, usata anch’essa nel periodo di carnevale.

 


Si tratta di una arcaica raffigurazione dai  contorni magici e misteriosi, sia per la sua bellezza che per i suoi vari significati. “I Polëcënellë” indossano una maschera in legno realizzata da artigiani locali, variopinti foulard e fazzoletti ricamati a mano, un cappello con nastri e fiori colorati, ed sono armati di “scruiazzo”, un bastone di legno alla cui cima ci sono delle palline di lana colorate. Durante la tradizionale sfilata, “I Polëcënellë” toccano la gente con lo “scruiazzo” per augurare felicità e fertilità: un antico rito propiziatorio concepito per l’arrivo della primavera e che affonda le proprie radici nell’antichità magnogreca. Nel piccolo centro del Cosentino, rappresenta la massima espressione artistica e teatrale: «Tutte le nostre radici sono costudite qui», raccontano. Una pagina di storia locale ricostruita dal videoreporter Saverio Caracciolo con il servizio in onda su LaC Storie.

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