VIDEO | Nello studio della professoressa di storia dell'arte in pensione sono presenti oggetti che rimandano alla tradizione dei centri albanesi tra i quali un busto di Giorgio Castriota Scanderbeg e foto di abiti tradizionali
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Una professoressa, spesso continua le sue tradizioni anche attraverso i suoi talenti. È il caso di Cettina Mazzei, pittrice arbëreshe, ma anche professoressa di storia dell’arte in pensione, che continua a coltivare il suo talento dipingendo quadri ispirati al mondo arbëresh. Entrando nella sua bellissima casa ci si rende subito conto di avere di fronte una persona molto attiva all’interno della comunità. Il blu è il colore predominante nelle sue creazioni, ma anche nella sua casa il blu non manca a partire dalle tende passando per le suppellettili di vario genere, tutte rigorosamente blu o nelle sfumature di questo colore. Nel suo studio invece ci sono molti più oggetti che riconducono alla storia dell’Arbëria: un busto di Giorgio Castriota Scanderbeg, oltre alle foto degli abiti classici della tradizione.
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I suoi quadri costellano tutta la bellissima casa di Caraffa in provincia di Catanzaro dove risiede ed opera, del resto i suoi studi all’accademia di belle arti, l’hanno portata ad insegnare la sua arte. Appesi alle pareti ci sono soltanto alcune delle opere della mostra etnica di artisti caratterizzati da minoranze etniche, che sono state esposte in diversi momenti durante gli anni passati ed in diversi luoghi.
Del resto Concetta Mazzei oltre che a Caraffa è conosciuta in tutta la Calabria per i suoi meriti e per gli sforzi notevoli, che ogni anno mette in campo in tutti i settori artistici con l’organizzazione di eventi. Uno degli ultimi riconoscimenti ottenuti dalla comunità della quale “Cettina” come la chiamano tutti appartiene, recita così: “Per gli alti meriti culturali, didattici e scientifici e per l’impegno profuso nella valorizzazione e tutela della lingua e della lingua e delle tradizioni arbëreshe” e dopo averla conosciuta non possiamo che essere completamente d’accordo con queste parole.