Grande festa a Caccuri, nel Crotonese, per la cerimonia di consegna della bandiera dei Borghi più belli d’Italia.

Il suggestivo centro medievale entra così a far parte ufficialmente di un prestigioso circuito culturale e turistico che premia l’impegno profuso negli anni per aver saputo valorizzare e rilanciare il centro storico e  tutte le bellezze del borgo dell’alto Crotonese.


«È una bellissima soddisfazione – per il sindaco Marianna Caligiuri –. Abbiamo lavorato tanto nel corso degli anni per arrivare a questo risultato che ovviamente è soltanto un punto di partenza, un nuovo inizio per un borgo che ci auguriamo possa crescere sempre di più».

I criteri di selezione

Una specifica commissione tecnica  è stata chiamata a valutare l’ingresso di Caccuri nel circuito nazionale nato nel 2001 all’interno dell’Associazione nazionale dei comuni italiani per valorizzare e promuovere i piccoli centri poco conosciuti.



«È necessario che il comune abbia un numero di abitanti inferiore a 15mila, meno di 2mila nel centro storico – ha spiegato Fiorello Prini, presidente associazione Borghi più belli d'Italia -. E poi andiamo a verificare, a seguito di domanda del consiglio comunale, ben 72 parametri che riguardano la bellezza del borgo, l’accessibilità, la vivibilità, l’accoglienza, la cura del territorio. Una serie di parametri molto rigorosi  per cui entrare è molto difficile e forse è più facile uscire. Ciascun comune, se dovesse fare quello che gli dà il club in termini di promozione, dovrebbe spendere quasi 200 mila euro l’anno».

Turismo culturale

Un traguardo più che meritato, dunque che rafforza le potenzialità turistiche e culturali del borgo e della Calabria intera che vanta bel 14 borghi più belli d’Italia.



«Erano anni che Caccuri ambiva a questo traguardo – ha affermato Bruno Cortese, coordinatore regionale Associazione Borghi più belli d'Italia -. È stato fatto un lavoro enorme negli anni con il premio letterario ma anche con la tradizione storica che la riguarda. Ha dato i natali a tanti personaggi illustri. Dunque non solo più turismo balneare ma turismo culturale di cui la nostra regione sente forte la necessità».



Alla cerimonia hanno partecipato gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Leonardo Da Vinci di San Giovanni in Fiore, i sindaci dei borghi più belli d’Italia e dei comuni del territorio, le associazioni della zona.