Bova, gioiello della Calabria greca, si prepara a vivere due giorni all'insegna della cultura e della tradizione. La "Notte delle Stelle", in programma il 5 e 6 ottobre, celebrerà la ricca storia e le usanze di questo suggestivo borgo. Nel corso dell'ultima puntata di Zigo Zago, l'appuntamento quotidiano di LaC Tv dalla postazione all'aeroporto di Lamezia, il vicesindaco Gianfranco Marino ha sottolineato l'importanza di valorizzare il patrimonio culturale locale e di trasformare Bova in un punto di riferimento per gli eventi culturali. 

L'iniziativa, oltre a promuovere la cultura grecanica, preservandone il patrimonio linguistico, mira a rivitalizzare il centro storico e a creare un turismo sostenibile che valorizzi le tradizioni locali: «Questa manifestazione è un tributo all'arte, alla letteratura e alla poesia, in un periodo dell'anno caratterizzato da un cielo splendido. L'obiettivo di Bova è diventare una location di riferimento per eventi culturali», sottolinea Marino.

Negli ultimi anni, il Comune di Bova ha lavorato per promuovere presentazioni di libri e incontri di dibattito, raccogliendo successi significativi. Questo doppio appuntamento del 5 e 6 ottobre rappresenta un punto di arrivo e un inizio, destinato a proseguire per tutto l'anno con eventi programmati, tra cui un'importante iniziativa a dicembre. «C'è una necessità di ripensare i centri storici in chiave moderna. Non si può pensare di ripopolarli come erano negli anni '60 o '70"», spiega Marino, sottolineando che la struttura attuale di paesi come Bova non risponde alle esigenze contemporanee.

Per la "Notte delle Stelle", Franco Laratta, giornalista di LaC, in veste di direttore artistico dell'evento, animerà il borgo di Bova. «Questo weekend sarà dedicato alla cultura, all’arte, alla storia e alle tradizioni», ha spiegato Laratta ai microfoni di Zigo Zago. «L'obiettivo è quello di far conoscere una storia millenaria, quella dei Greci di Calabria, la loro lingua e le loro tradizioni». Un’occasione imperdibile per celebrare un patrimonio culturale unico, rimasto intatto solo in pochi luoghi come Bova, dove vivono ormai poche centinaia di abitanti in un contesto bellissimo, ma difficile da raggiungere.

Il progetto parte da un'iniziativa promossa da Pubbliemme, Comune di Bova e Corecom Calabria. Laratta ha sottolineato che l'evento punta a riadattare le tradizioni antiche in chiave moderna, senza farle sembrare "perdute nel tempo". La manifestazione prenderà il via sabato pomeriggio con dieci giovani scrittori calabresi che presenteranno le loro opere. «Diamo loro uno spazio importante», ha detto Laratta, "perché meritano di essere ascoltati». Alla presentazione dei giovani autori seguirà un convegno sulle minoranze linguistiche della Calabria, un tema centrale per una regione ricca di influenze culturali come quella greca, albanese e occitana. Tra gli ospiti, Laratta ha menzionato il magnifico rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, insieme a numerosi altri studiosi ed esperti del settore.

Uno degli appuntamenti più originali sarà la proiezione di cortometraggi realizzati da giovani registi, incentrati su tematiche come la restanza (il ritorno dei giovani), il razzismo e l’indifferenza. «Si tratta di una sfida - ha spiegato Laratta - portare tematiche così antiche e attuali attraverso il linguaggio moderno del cortometraggio».
Il sabato sera sarà poi dedicato alla cucina tradizionale calabrese, con un evento presso la Taverna di Bova, dove i partecipanti potranno degustare piatti tipici, parte integrante del patrimonio culturale del territorio. «La cultura del cibo è fondamentale in Calabria - ha ricordato Laratta - è un mezzo per trasmettere le nostre tradizioni». La domenica, invece, si aprirà con una sessione artistica all'aperto, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Gli studenti e i docenti creeranno opere d’arte dal vivo, immersi nella bellezza del paesaggio. A seguire, si terrà un evento conclusivo con il Corecom, che annuncerà un premio sulle radici culturali, alla presenza di ospiti illustri come il vicepresidente della CEI, Monsignor Savino.

«Più che la Notte delle Stelle, potremmo chiamarle le Giornate delle Stelle, ha commentato Laratta. L'evento non si limiterà alla notte, ma si estenderà per tutto il weekend, offrendo ai partecipanti un’esperienza completa e coinvolgente. «Sarà un’occasione per scoprire un borgo unico, fuori dal tempo, ma ricco di fascino e cultura». Il programma prevede momenti di confronto e di riflessione, ma anche la leggerezza e l’informalità che solo un evento ben organizzato sa garantire.

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