L’amministrazione comunale di Crotone la difende, molte associazioni della città la contestano, si riuniscono in Comitato e avviano una raccolta firme. Diventa terreno di scontro, pare anche all’interno della stessa maggioranza che sostiene il sindaco Voce, la rimodulazione del progetto Antica Kroton. 61 milioni di euro in capo a Mibact, Comune e Regione per riportare alla luce la gloriosa città che fu. Un ambizioso piano di riscoperta del patrimonio archeologico cittadino che però – a detta di molti - con le modifiche annunciate, rischia di perdere la sua principale finalità: portare alla luce e valorizzare ciò che resta del passato della città.

Le contestazioni

«Si agisce – spiega Antonella Cosentino del Comitato, che è stata anche assessore alla Cultura e vice sindaco della giunta Pugliese - in termini assolutamente diversi dal progetto. La rimodulazione prevista dal Comune, ad esempio, trasferisce una serie di risorse dall’intervento sul quartiere settentrionale alla realizzazione della strada che porta da Crotone a Capo Colonna. Si rinuncia anche a scavare all’interno della città, facendo venir meno tutto il progetto, che è finalizzato alla valorizzazione: attraverso il portare alla luce i resti dell’Antica Kroton, si dovrebbe richiamare sulla città l’attenzione del mondo, creando anche turismo».

Invito a non procedere

Tre le aree che l’amministrazione comunale intende escludere dalle operazioni di scavo archeologico ci sono le centralissime piazza della Resistenza e piazza Mantegna (dietro alle Poste Centrali), mentre gli interventi dovrebbero concentrarsi nella zona intorno all’ex cinema Ariston. Una scelta contestata dal Comitato, che nei mesi scorsi ha provato anche a scrivere al sindaco per chiedere di desistere dall’apportare tali modifiche: «Ho avuto anche contatti con l’assessore alla Cultura, Rachele Via. L’invito era quello di non procedere alla rimodulazione, di riflettere, perché la rinuncia a procedere agli scavi in città, a parere di molte associazioni, era una penalizzazione del progetto stesso».

Frizioni in maggioranza

Un invito rimasto inascoltato: l’amministrazione comunale pitagorica non intende retrocedere. Una scelta incomprensibile per il Comitato, che ha lanciato un appello pubblico e una raccolta firme su Change.org. «Se non si scava nel quartiere settentrionale né in centro città, ci chiediamo -conclude Cosentino - che senso abbia un’operazione di scavo archeologico in zone limitatissime rispetto a un progetto così importante e complesso». La rimodulazione di Antica Kroton pare stia creando anche più di qualche frizione all’interno della stessa maggioranza che sostiene Voce: c’è chi, come il consigliere Fabrizio Meo - che ha portato la questione nella IV Commissione consiliare (Cultura) da lui presieduta - ne fa sia una questione di metodo, lamentando il mancato confronto con la giunta sul tema, che di contenuti, esprimendo preoccupazione sul fatto che questi cambiamenti al progetto possano rallentarne l’esecuzione e addirittura portare alla perdita del cospicuo finanziamento.