Non è una leggenda. Non è una favoletta. È una bella storia di una famiglia calabrese che partendo dal nulla (un camioncino e tre operai) ha messo in piedi un’azienda che produce vini di altissima qualità, per poi esportarlo in 40 paesi al mondo. Una storia che racconteremo questa sera a Sa di Calabria, il format in onda tutti i venrdì su LaC.

Chiunque si intenda di buon vino avrà sentito parlare di Librandi, avrà certamente bevuto Critone, Terre Lontane e GravelloSa di Calabria di questa settimana ha incontrato il professore Nicodemo Librandi, che insieme al fratello Tonino, poi scomparso, ha dato vigore, forza, e un successo notevole alla cantina di famiglia. In una terra dove il vino esiste da millenni, dove gli antichi greci mostravano un particolare interessamento. È la zona di Cirò, che loro definivano “la terra del vino”.

Antonio e Nicodemo Librandi hanno dato vita a inediti prodotti d’eccellenza, “utilizzando anche vitigni internazionali e determinando un effetto-choc nel mondo enologico, non solo locale”. 

La vita della famiglia Librandi è tutta caratterizzata dalla passione per il vino, dall’amore per il territorio, dalla forza con cui sono state fatte scelte difficili, complesse, coraggiose. Ottenendo sempre prestigiosi riconoscimenti: al Vinitaly del 1985 il Premio CanGrande-Benemeriti della Viticoltura. Con il Gravello, il 1° dicembre 1994, l’attestato dei Tre Bicchieri; con il Gravello 1989 il premio per uno dei migliori vini d’Italia dalla Guida Gambero Rosso-Slow Food (Premio prestigioso confermato altre dieci volte tra il 1990 e il 2016).

Negli anni Novanta i vini della "Librandi di Antonio Cataldo e Nicodemo" crescono in numeri, qualità ed export acquisendo una specifica immagine presso i consumatori e gli esperti.

E così avanti anche con l’arrivo del Terzo millennio, per il quale Nicodemo Librandi, già avanti negli anni, resta sempre attivo e attento nelle scelte, nelle valutazioni, nelle strategie. I risultati si fanno sempre più interessanti: oggi quella piccola azienda fatta con un camioncino e tre operai è divenuta una grande azienda, che produce 2 milioni di bottiglie di vino all’anno. E sempre di migliore qualità; e ogni anno non manca un premio, un riconoscimento per Nicodemo, che a tutti gli effetti è da considerare il re del vino della Calabria e non solo.

Da aggiungere che l’azienda Librandi si occupa anche di sociale, di formazione, di ricerca. Sanno benissimo che il loro nome è importante e che non può essere speso solo per produrre e vendere vino, sebbene d’eccellenza, sebbene in 40 paesi del mondo. Ma la loro forza è anche quella di stare attenti alle altre aziende, di non lasciare indietro nessuno, di curare i rapporti con i giovani, con le scuole. Cosa che Nicodemo Librandi fa sempre più con passione e impegno