VIDEO | Il campanile fu costruito intorno al 1900 e custodisce al suo interno due poesie scritte dai fratelli Luigi e Anselmo Lorecchio. A raccontarci la storia il presidente dell'associazione Fili Meridiani Ettore Buonanno
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Il suono delle campane, un'armonia che risuona attraverso i secoli, ha affascinato e ispirato l'umanità fin dai tempi più antichi. Ogni campana ha il suo suono distintivo, plasmato dalle sue dimensioni, dalla forma e composizione metallica. Queste variazioni creano una vasta gamma di toni e timbri che si mescolano per formare un patrimonio sonoro universale, ricco di significati e simbolismo. Uno dei ruoli più noti delle campane è quello di segnalare il tempo. Dai campanili delle chiese alle torri municipali, le campane scandiscono le ore del giorno, offrendo un ritmo costante alla vita quotidiana. Tuttavia, le campane non sono solo indicatrici di tempo ma sono spesso considerate simboli di comunità e identità culturale. Il suono festoso delle campane annuncia matrimoni, nascite e altri eventi gioiosi, mentre il loro rintocco lento e solenne segna momenti di lutto e commemorazione.
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«Siamo sul campanile della chiesa del Carmine per conoscere le campane che suonano in lingua arbëreshe e diffondono due poesie scritte dai fratelli Luigi e Anselmo Lorecchio risalenti al 1907» afferma Ettore Buonanno, presidente dell’associazione Fili Meridiani. Ettore ci mostra e parla del suono del campanile della chiesa della Madonna del Carmine situata a Pallagorio, Puhëriu in arbërishit.
Il campanile fu costruito intorno al 1900, si innalza forte ed altezzoso sul lato nord della chiesa e sembra la riproduzione della famosa torre del fiorentino Palazzo Vecchio. Le campane possono essere viste come guardiani del territorio, con i loro suoni che si diffondono attraverso le valli e le pianure, collegando le persone e le comunità lungo il loro percorso. La creazione di campane è un'arte antica tramandata di generazione in generazione, preservando un patrimonio culturale prezioso e una tecnica artistica unica.
A Pallagorio hanno un ruolo fondamentale, quello di celebrare il legame con la madre patria albanese attraverso questo suono che si alza e si abbassa come le onde del mare. «Campana santa canta per ogni dove le lodi alla Madonna e lontano dall’ altra sponda del mare con la nostra bella lingua salutaci l’Albania, dille che i Pallagoresi è di decoro amare come la luce degli occhi quell’antica madre».