Violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia dodicenne. Con questa accusa i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno eseguito un arresto disposto dal Gip presso il Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura della Repubblica. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, le indagini, condotte nel mese di febbraio dai carabinieri mediante audizioni di persone informate sui fatti e perquisizioni informatiche, avrebbero consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza relativamente a sei episodi di violenza sessuale, commessi, tra il 2019 e il 2023, da un trentacinquenne di Cirò Marina, che, con il pretesto di fare il solletico alla bambina, avrebbe in realtà utilizzato i suoi piedi per provare piacere sessuale.

Già i primi accertamenti, condotti subito dopo le dichiarazioni rese dalla minore, avevano consentito di fare luce sulla dinamica dei vari episodi, che avvenivano di notte, quando la mamma della bambina non era in casa, o nel tardo pomeriggio, ma le attività svolte successivamente, e in maniera più approfondita, ne hanno lasciato emergere le modalità, e le fasi preparatorie.

L’indagato, infatti, per come ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato solito entrare nella stanza dove si trovava la minore, spegnere la luce, abbassare le tapparelle, e farla distendere sul letto, a pancia in giù e con gli occhi chiusi: così, con il pretesto del solletico ai piedi, si sarebbe svolta la pratica sessuale, con la vittima – di soli sette anni all’epoca del primo episodio - ignara della reale consistenza del gesto. Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri a carico dell’indagato è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Crotone, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dell'uomo, per il quale si sono aperte le porte del carcere di Crotone.