Operante nel settore dell'edilizia e del movimento terra, l'uomo, originario della Sibaritide, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, avrebbe dovuto comunicare alla polizia economico finanziaria le variazioni in aumento del proprio patrimonio
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Già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e sottoposto per un periodo di quattro anni, alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, avrebbe dovuto comunicare, ai sensi dell’articolo 76 del Codice Antimafia, le variazioni del proprio patrimonio di importi superiori a 10.329,14 euro. L’uomo invece, ha violato tale obbligo. Per questo, su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza, hanno eseguito nei suoi confronti, un sequestro preventivo dei beni mobili ed immobili, nonché delle disponibilità finanziarie in capo ad una società a lui riconducibile, operante nel settore dell’edilizia e del movimento terra. Si tratta di un imprenditore originario della sibaritide.
Sigilli anche ad un immobile della provincia di Milano
Nello specifico, dalle risultanze di articolate indagini di polizia giudiziaria eseguite anche mediante l’ausilio degli accertamenti bancari, le fiamme gialle hanno ricostruito il profilo patrimoniale e reddituale dell’indagato, il quale negli anni aveva posto in essere diverse operazioni di natura economica generatrici di variazioni in aumento del proprio patrimonio e che avrebbero dovuto essere comunicate al competente Nucleo di Polizia economico finanziaria. Il sequestro preventivo ha riguardato un immobile residenziale sito in provincia di Milano, un’autovettura di pregio e disponibilità finanziarie presenti sui conti correnti dell’uomo per l’importo di 53.098,72 euro. Il valore commerciale complessivo dei beni sottoposti a sequestro ammonta a circa 300 mila euro.