Il titolare è stato deferito alla Procura della Repubblica. La Polizia giudiziaria ha riscontrato l'assenza delle autorizzazioni previste per legge
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Un capannone adibito alla lavorazione e al commercio del marmo è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla Capitaneria di Porto e dalla Polizia locale di Vibo Valentia, in seguito a un accertamento che ha portato all'individuazione di un deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi riconducibili alle attività di lavorazione del materiale.
La Polizia giudiziaria ha inoltre riscontrato l'assenza delle necessarie autorizzazioni. Il titolare dell'azienda è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per violazioni, a vario titolo, delle norme in materia ambientale.
L'area sequestrata si estende su una superficie di circa mille metri quadrati: oltre al capannone, infatti, il provvedimento ha interessato anche delle aree esterne. L'operazione ha visto il coinvolgimento dei tecnici dell'Arpacal.