Cinque rinvii a giudizio: si è conclusa così l’udienza preliminare dinanzi alla gup di Vibo Valentia, Barbara Borelli, nel procedimento penale su un concorso pubblico indetto dall’Azienda sanitaria provinciale di Vibo per l’affidamento dell’incarico di direttore del Distretto sanitario unico provinciale che ha sostituito i distretti di Serra, Vibo e Tropea.

Sotto processo per concorso in abuso d’ufficio finiscono: l’allora direttrice generale dell’Asp di Vibo, Angela Caligiuri, 68 anni, di Savelli; e l’allora direttore sanitario dell’Asp vibonese, Michelangelo Miceli, 69 anni, di Vibo (poi direttore del Distretto sanitario unico dell’Asp). Rinviati a giudizio anche i componenti della commissione esaminatrice: Salvatore Barillaro, 62 anni, di Marina di Gioiosa Ionica ma residente a Gallico; Sergio D’Ippolito, 71 anni, di Crotone; Davide Matalone, 48 anni, di Mileto. 

Stralciata, invece, la posizione dell’allora direttrice amministrativa dell’Asp di Vibo, Elga Rizzo, 52 anni, di Catanzaro, in quanto non ha mai ricevuto l’avviso di conclusione indagini. Secondo l’accusa, gli imputati, in concorso fra loro, hanno  procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Vincenzo Damiani, individuandolo quale vincitore e assumendolo nell’incarico, nonostante si trattasse di soggetto incandidabile perché sottoposto a procedimento penale, nonché medico convenzionato da meno di dieci anni.