VIDEO | Dopo Longobardi anche San Pietro sconta la chiusura dell'unica arteria di accesso al centro abitato: la strada sterrata rimasta aperta è in parte privata
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È quasi una mulattiera la strada che gli abitanti della frazione San Pietro di Vibo Valentia sono costretti a fare per raggiungere le loro case da quando la strada principale è stata chiusa al transito dopo il crollo di una parte della carreggiata. Proviamo a percorrere la strada alternativa.
“Direzione 522” si legge a malapena in un foglio A4 affisso su un muretto. Dopo un breve tratto della provinciale 182, ci si immette sulla 522 direzione Tropea. L’imbocco della mulattiera è dal lato opposta della strada, oltre la linea continua. Non resta che proseguire e deviare poi verso Bivona, invertire così il senso di marcia e tornare indietro.
L’imbocco della piccola strada scoscesa è quasi invisibile. Soltanto chi è del posto sa che quella è la strada che conduce a San Pietro.
È così stretta che due macchine insieme non ci passano. Il tracciato per un tratto attraversa un’area privata, ma i proprietari hanno autorizzato il passaggio. Un percorso ad ostacoli, tra canneti e strettoie.
“Vergogna. La strada secondaria è pericolosa”. La scritta a caratteri cubitali apparsa da qualche giorno sui blocchi di cemento installati all’ingresso del paese. Il crollo si è verificato il 25 ottobre scorso a seguito di abbondanti precipitazioni. Qualche giorno dopo il sindaco ha firmato l’ordinanza di chiusura. Da allora per gli abitanti è iniziata una vera e propria via crucis.
E se molte famiglie si sono attrezzate facendo la spola con i parenti, c’è chi per lavoro o per andare a scuola, è costretto a transitare su una strada sterrata.
L’amministrazione Limardo starebbe lavorando a una soluzione. «Aspetteremo qualche altro giorno prima di reclamare i nostri diritti», ci fanno sapere i cittadini che avevano promosso un sit-in di protesta annullato all’ultimo momento.
Quella di San Pietro è la seconda frazione di Vibo Valentia che sconta un quasi totale isolamento a causa delle condizioni delle strade. Alcuni giorni fa, infatti, abbiamo documentato la situazione a Longobardi, un paese fantasma, quasi spettrale, dopo la chiusura della principale via che collega il capoluogo a Vibo Marina e attraversa per intero la frazione, franata dopo neppure 3 mesi dall’inaugurazione. In questo lembo di territorio, vivono 500 persone, per lo più anziani. Ripiombate loro malgrado nell’isolamento.