Acqua bene primario si, ma non a Vibo Valentia. In questi ultimi 15-20 giorni praticamente i vibonesi hanno visto i propri rubinetti a secco. Ancora una volta i cittadini di Vibo sono rimasti senz’acqua. Ormai da diversi giorni, soprattutto gli abitanti della parte alta della nostra città devono fare i conti con l’assenza di acqua e questa situazione sta creando un forte disagio.
Quel che è peggio, nessuno ha avuto la delicatezza di comunicare tale disservizio. Nessuna comunicazione sul sito istituzionale del Comune, niente di niente.


Mi preme evidenziare non solo la mancanza di comunicazione, ma anche e soprattutto un servizio di autobotti che potrebbe attenuare il disagio. Ma purtroppo, pur essendo nel 2015, il nostro comune non è fornito di alcun piano di protezione civile che preveda ciò.


Ricordo a me stesso, inoltre che l’erogazione pubblica dell’acqua è un livello essenziale di prestazione che la Pubblica Amministrazione è tenuta a garantire secondo quanto previsto dall’art. 117 della Costituzione, al pari di altri livelli essenziali di prestazione. La mancanza di comunicazione, la carenza da parte degli uffici competenti e la disorganizzazione per ciò che riguarda le risposte ai cittadini sono, anch’esse, violazioni di specifici obblighi di trasparenza da parte della Pubblica Amministrazione. Questo il sindaco Costa e i suoi collaboratori dovrebbe saperlo.


Si avvii un costante monitoraggio delle situazioni di criticità di concerto con il soggetto gestore della condotta di adduzione, e dal canto suo si adoperi a potenziare gli uffici e attivi un servizio di pronto intervento h 24".


Mi permetto di fare queste proposte anche perché, negli anni scorsi è stato approvato all’’unanimità dal consiglio la carta del servizio idrico integrato che mira tra le altre cose a fissare, attraverso alcuni articoli, dei parametri ben precisi inerenti la qualità del servizio che il Comune è chiamato ad erogare coerentemente con i principi di efficacia ed efficienza. In particolare ricordo i criteri riguardanti le caratteristiche chimico fisiche dell’acqua(sic!!) , una portata di esercizio e una pressione minima e massima. Tutti criteri che una volta stabiliti dall’ufficio tecnico del comune dovranno essere garantiti ai cittadini vibonesi, pena la richiesta di indennizzo( pure previsto in apposito articolo).
Mi appello dunque al sindaco Costa affinché prenda posizione in merito e dia risposte concrete ai cittadini che ormai sono esasperati.