VIDEO | Infuria la polemica tra il primo cittadino di Sant'Onofrio e il presidente della Provincia intorno all'arteria che servirebbe per l'Ecodistretto
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A Dinami protestano per gli spartitraffico pericolosi; a Fabrizia, per lo stato di abbandono delle strade, minacciano di rinunciare a votare: dal mare alla montagna, non c’è angolo della provincia di Vibo Valentia dove non ci si lamenti per la viabilità precaria.
Lungo la Provinciale 4, tra Filogaso e Maierato, nel comune di Sant’Onofrio, tra poco la pioggia scenderà a fiumi, trovando cunette intasate dalle erbacce, mentre i canneti già oggi coprono i segnali. Gli automobilisti protestano, qualcuno si fa il segno della Croce, un altro spiega: «L’altro giorno stavo per avere un incidente».
La viabilità è un lusso, ma nei giorni scorsi la Provincia ha annunciato che in un insieme di nuove opere programmate per quasi 6milioni di euro, vi è anche l’intervento per questa arteria che vale 200mila euro. Per capire se l’appalto basterà a lenire le difficoltà di questo territorio, siamo andati a trovare il sindaco di Sant’Onofrio, Onofrio Maragò.
L’amministratore del centrosinistra si dichiara insoddisfatto ricordando le altre arterie che riteneva prioritarie e lanciando un sospetto: «Tra le strade che mancano vi è quella che collega il bivio della Sp4 con lo svincolo di Vazzano, arteria strategica visto che in zona occorre costruire l’Ecodistretto della provincia».
Opera quest’ultima che Salvatore Solano, sindaco di Stefanaconi e presidente della Provincia, non vuole. La diffidenza di Maragò alimenta il caso politico: i lavori che servirebbero a riaprire una strada chiusa da 3 anni, valgono anche il boicottaggio dell’intervento nel settore dell’Ambiente?