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Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha coordinato, nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, il Tavolo sulla viabilità che riguarda i Comuni del Vibonese e, in particolare, i tratti stradali che si dipanano lungo la Costa degli Dei.
Alla riunione, oltre a Oliverio, erano presenti l'assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, i dirigenti generali alla Presidenza e alle Infrastrutture, Domenico Pallaria e Luigi Zinno, il consigliere regionale Michele Mirabello, che nei giorni scorsi aveva richiesto un tavolo per risolvere e programmare una serie di interventi infrastrutturali nel territorio vibonese, il presidente della Provincia Andrea Niglia, il sindaco della città capoluogo, Elio Costa, i sindaci di Parghelia, Maria Brosio, di Joppolo, Carmelo Mazza, di Sant'Onofrio, Onofrio Maragò, il vicesindaco di Ricadi, Patrizio Cuppari e l'assessore all'Urbanistica di Pizzo, Pasquale Marino.
Durante l'incontro è stata fatta una disamina complessiva dei tratti stradali più compromessi e che necessitano di interventi urgenti anche in ragione dei grandi flussi di traffico a cui sono sottoposti per ragioni turistiche. Già per lunedì 14 maggio è stato fissato un sopralluogo, con i soggetti presenti oggi all’incontro, sui tratti stradali che attraversano la Costa degli Dei. Il governatore ha chiesto che al sopralluogo partecipino i responsabili di Calabria Verde, in considerazione del fatto che molte strade necessitano anche di lavori per l’eliminazione della vegetazione infestante, in vista dell'imminente stagione estiva.
Dopo il sopralluogo di lunedì, nel momento in cui saranno chiare le priorità, sarà avviato un piano di interventi per rendere funzionali alcuni tratti e programmare un percorso condiviso che porti a risultati concreti. Nel corso della riunione è stato anche osservato che in quell'area si è interrotto nel 2013 un vecchio progetto Apq con fondi Cipe per 30 milioni di euro, a causa di misure interdittive nei confronti di alcune ditte appaltatrici. La Regione verificherà a breve se sia nella disponibilità di una parte di quei fondi non utilizzati, circa 12 milioni, e se dal punto di vista amministrativo abbia le carte in regole per realizzare eventualmente una nuova progettazione di alcuni tratti.