VIDEO | L'assessore regionale spiega che l'anno scorso sono state una manciata le date in cui si è concentrata l'emergenza in Calabria. Il commento dopo la "fiammata" di inizio aprile: «Per i prossimi mesi in campo più droni e tanta comunicazione»
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«Si prevede una estate torrida e siccitosa ma naturalmente le attività di prevenzione sono fondamentali». Così l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, commenta la "fiammata" di inizio aprile che, a causa dell'improvviso incremento delle temperature, ha comportato in breve tempo un notevole aumento di incendi boschivi, circa 100 gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco nel giro di 48 ore.
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Un andamento che ricalca, secondo quanto riferito da Gallo, quanto avvenuto la scorsa estate: «I dati del 2023 sono molto specifici, abbiamo avuto il 33% degli incendi in due giornate, il 20 e il 25 luglio, e il 30% nel mese di settembre con una concentrazione - ha spiegato - nei mesi e nelle giornate più torride. Ad aprile ci sono stati anche segnali in questo senso», ha aggiunto specificando come il fattore prevenzione sia fondamentale.
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La giunta nei giorni scorsi ha infatti approvato il nuovo piano antincendio boschivo che prevede l'impiego di «più tecnologia attraverso l'uso di droni che peraltro diventeranno di nostra proprietà e poi la conferma di tutte le buone pratiche messe in atto nel 2022 e nel 2023 e che ci hanno consentito di diminuire in massima parte il numero degli incendi e delle superfici boscate bruciate. Infine, tanta comunicazione per far capire ai calabresi quanto sia importante l'attività di prevenzione e quanto sia importante non appiccare gli incendi, anche perché chi lo fa è soggetto a pene severissime».