Stamattina a Reggio sono giunti cinque vassoi Pfizer di cui due (2.340 dosi) sono rimasti al Gom e 3 (3510 dosi) destinati all'Asp. Dosi ancora insufficienti per dare una risposta concreta e far ripartire il piano vaccinale a Reggio Calabria che, dopo il blocco determinato dalla sospensione di AstraZeneca, ha subito un ulteriore rallentamento.

Mentre al Palazzo della Regione si procede a ritmi rallentati garantendo solo la seconda dose di Pfizer con 40 somministrazioni l’ora, al Grande ospedale metropolitano, invece, già da questa mattina si è ricominciato a somministrare la prima dose solo ai pazienti fragili. Sospesa, come direttive governative impongono, la somministrazione a magistrati e procura, al Gom sono garantiti i richiami e le prime dosi per gli ammalati. Ma non bastano, le 5mila dosi arrivate non sono sufficienti a riprendere con gli over80 che, ancora oggi, è la categoria che più sta scontando la disorganizzazione regionale e la carenza di dosi.

Ma cresce anche la preoccupazione tra i tanti che, avendo ricevuto la prima dose di AstraZeneca, sono ora in un limbo increduli, spaventati e in attesa di risposte a domande che sono sempre le stesse: ma se passa troppo tempo dovrò rifare la prima dose? Se si di quale marca? E se non ripartirà AstraZeneca dovrò sottopormi a un altro vaccino? Ma soprattutto, quando?

Dall’Asp arrivano rassicurazioni che, a loro volta hanno ricevuto dal presidente Nino Spirlì, ovvero, che la settimana prossima non solo dovrebbero arrivare le scorte necessarie a ripartire ma, soprattutto, le dosi di Moderna sarebbero in arrivo.