Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Il rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci ha deciso di sospendere le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, fissate nei giorni 16 e 17 maggio, in attesa che il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria si pronunci nel merito alla richiesta di sospensione cautelare presentata da una candidata esclusa dalle liste. Ma questo rinvio, già nell'aria dalla serata di lunedì, viene aspramente contestato da Rinnovamento è Futuro, una delle liste in campo.
Orsomarso (Fdi): «Democrazia sospesa»
Sulla questione interviene anche Fausto Orsomarso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia: «Mi sento in dovere di intervenire in merito alla questione, e alle relative polemiche, riguardanti il rinvio delle elezioni universitarie per il rinnovo della componente studentesca dell’Università della Calabria, previste per il 16 e il 17 maggio - scrive in una nota - Stiamo, invero, assistendo ad una vera e propria sospensione della democrazia da parte del Rettore Crisci. Pertanto, posto che tale situazione risulta inaccettabile, lo invito al rispetto delle regole e, soprattutto, della libertà degli studenti. È la seconda volta dall’inizio del suo mandato, infatti, che il Rettore interviene a gamba tesa sulle elezioni degli studenti, come già avvenne nel novembre 2015. Sono pronto ad affermare che, in caso di immotivato rinvio, avvieremo in tutte le sedi competenti, a partire dal Parlamento, le dovute richieste di chiarimento, anche attraverso una ispezione del Ministero».
I motivi della sospensione
La vicenda nasce dalla difforme interpretazione del regolamento elettorale, che ha dato luogo alla presentazione di un ricorso giurisdizionale da parte di una studentessa. La commissione elettorale, infatti, aveva escluso dalle liste alcuni studenti, in quanto non si sarebbero trovati nella condizione prevista dal regolamento per l’elettorato passivo, ovvero quella di studenti regolarmente iscritti, cioè in regola con i pagamenti delle tasse universitarie. Una delle studentesse, non d’accordo con questa interpretazione del regolamento, ha deciso di presentare ricorso al Tar avverso la sua esclusione, contestandola in quanto il requisito per candidarsi alle elezioni sarebbe stato solo quello di essere iscritta ai corsi, e non di essere iscritta “regolarmente”, con il pagamento delle relative tasse. La stessa ricorrente, infine – vista l’imminenza delle elezioni – ha chiesto al Tribunale amministrativo di adottare un provvedimento cautelare, per impedire lo svolgimento delle elezioni fino all’emanazione della sentenza.
Provvedimento adottato dopo consultzione con l'avvocatura di ateneo
Il rettore Crisci, per evitare di inficiare il corretto svolgimento della tornata elettorale, ha chiesto un parere all’avvocatura di ateneo e un altro pro veritate ad un docente ordinario di diritto amministrativo. Entrambi si sono espressi a favore della sospensione delle elezioni. L’Avvocatura ha reso parere, sostenendo un probabile rischio di accoglimento del gravame, soprattutto nella fase cautelare del giudizio. «Ove il ricorso cautelare non venisse accolto - scrive infatti nel suo parere l’esperto di Diritto amministrativo - l’Ateneo potrebbe proseguire il procedimento elettorale senza alcun danno, se non un lieve spostamento delle date delle elezioni». Nella seconda ipotesi «ove invece il ricorso cautelare venisse accolto, l’Ateneo dovrebbe interrompere - o rinnovare se già concluso - il procedimento elettorale. Ciò comporterebbe per l’Ateneo non solo un nuovo impegno amministrativo per la ripetizione delle elezioni, ma possibili richieste di risarcimento da parte della candidata esclusa che non avrebbe potuto partecipare alle elezioni. Mi sembra perciò preferibile, tenuto conto dei motivi di ricorso e della valutazione dei rischi possibili, che l’Ateneo attenda almeno l’esito del ricorso cautelare prima di proseguire la procedura elettorale». Accogliendo, quindi, i pareri legali, il rettore ha deciso di firmare il decreto di sospensione, preannunciando che i tempi di nuova indizione delle elezioni non saranno lunghi.