Giuseppe Giglio, detto Pino, esponente di spicco delle cosche direttamente legato al boss Nicolino Grande Aracri, potrebbe diventare il primo superpentito del maxi processo sulla ‘ndrangheta in Emilia. L’uomo, residente a Montecchio e rinchiuso al 41bis con l’accusa di associazione mafiosa era definito ‘il bancomat’ proprio per la sua capacità di reinvestire e far fruttare i patrimoni delle famiglie mafiose.


La sua collaborazione con la Dda di Bologna, a questo punto, potrebbe rivelarsi fondamentale nell’inchiesta. Pare sia stato già trasferito di carcere e i suoi familiari condotti in una località segreta.