Dopo il sequestro del settembre 2022 nessuno osava più mettere piede nel terreno di contrada Cuturelle, area tra i quartieri catanzaresi di Gagliano e Mater Domini, dove già più di un anno fa era stato rinvenuto parte di un arsenale abilmente occultato in bidoni interrati. Fucili mitragliatori, pistole Beretta in uso alle forze armate italiane dotate di munizioni e silenziatori.

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Nonostante le insistenze dei clienti, abituali consumatori di droga, nessuno degli appartenenti alla presunta associazione, finita oggi al centro dell'inchiesta denominata "Secreta Collis", osava più ritornare in quei terreni per il timore di essere sorpresi. Venti chili di fumo, 10 di erba e armi per un valore di 200mila euro. Per un periodo il traffico di droga si ferma.

Interrati assieme alle armi, c'erano anche ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti: hashish e marijuana. Tutto era gestito da due presunte organizzazioni con a capo Domenico Rizza, 67 anni di Catanzaro, coadiuvato nelle attività di cessione all'ingrosso della droga e di occultamento da altre persone. C'era chi lo aiutava a decidere gli spostamenti dei bidoni in cui erano occultati droga e armi, chi si occupava di intrattenere i rapporti con i pusher per la vendita al dettaglio di hashish e marijuana nelle piazze di spaccio di Gagliano e Mater Domini e chi addirittura contattava direttamente i clienti per avvisare dell'arrivo della sostanza.

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Ma oltre alla droga anche le armi venivano cedute, spesso attraverso trattative divenute oggetto di intercettazioni e che hanno, infine, portato gli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro a eseguire questa mattina 20 decreti di fermo di indiziato di delitto. Ad esempio, una arma del tipo P38 veniva venduta nel mercato nero almeno a 2.500 euro.