Secondo il legale della famiglia, Francesca Pesce, l’aggravamento delle condizioni cliniche è da ricondurre alla negligenza dei sanitari dell’ospedale di Crotone, che avrebbero disposto l’esame ecodopler con nove ore di ritardo. Il ricovero del giovane di Crotone, Marco Muscarà, avvenne alle 14.30 dell’1 marzo in seguito a un incidente. L’ecodoppler fu realizzato solo nove ore dopo, alle 21.30, quando dall’esame emerse una lesione dell’arteria femorale, che aveva impedito l’afflusso di sangue alla gamba destra. Dopo il trasferimento nell’ospedale di Catanzaro, la gamba fu amputata. La morte sopraggiunse la mattina del 30 marzo, dopo 28 giorni di ricovero.


“Non è ammissibile che in un ospedale non sia possibile reperire un tecnico che effettui l’esame ecodopler soltanto perché è domenica” ha dichiarato l’avvocato Pesce.