Deceduto per il freddo e altre patologie, lo hanno trovato gli agenti della Polfer. Aveva lasciato la Calabria a soli 17 anni e non si era più fatto ritrovare dalla sua famiglia
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Gli agenti della Polfer l'hanno trovato morto, per il freddo e varie patologie, in una capanno improvvisato con teli e cartoni nell'ex rampa di carico per le automobili alla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Umberto Quintino Diaco, 75 anni, è stato trovato nel pomeriggio di giovedì e, dalle indagini è emersa una storia quasi incredibile, come riportato da Il Corriere della Sera.
Nato il 5 maggio del 1945 a Paludi, alle pendici della Sila, aveva lasciato la Calabria a soli 17 anni. Fuggito da casa, racconta al quotidiano la sorella Chiarina, rinnegando la famiglia e sparendo per sempre: «Lo abbiamo cercato, non ha mai voluto farsi ritrovare».
Nonostante la morte di stenti e, probabilmente, diversi anni vissuti in strada, addosso gli sono stati trovati 1.235 euro in contanti. Ma c'è di più. L'uomo, infatti, sui suoi conti bancari aveva più di centomila euro, 19 mila euro di titoli azionari e una pensione, da Monaco in Germania, di 750 euro al mese. Possedeva anche una casa in Calabria e due furgoni intestati, con l'assicurazione pagata.
Gli agenti hanno trovato traccia del denaro e dei titoli nella casella postale al Sam, il Servizio di accoglienza milanese della Caritas. La casella era stata la sola cosa che Quintino aveva chiesto, nonostante le pressanti richieste degli operatori di poterlo aiutare.