Il fatto avvenuto nel 2007. L’uomo stava cenando con i propri familiari e teneva sulle ginocchia una bambina di 11 anni quando il gruppo armato fece irruzione nel locale
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Chiesto l'ergastolo nei confronti di Giuseppe Spagnolo, di 52 anni, e l'assoluzione nei confronti di Giuseppe Farao, di 75 anni, imputati nel processo con rito abbreviato per l'omicidio di Vincenzo Pirillo, avvenuto il 5 agosto 2007 a Cirò Marina. Le richieste sono state formulate dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio.
Giuseppe Spagnolo è ritenuto partecipe del commando che ha ucciso Pirillo mentre Farao era considerato uno dei mandanti. È stata chiesta la sua assoluzione per assenza, insufficienza, contraddittorietà delle prove a suo carico. Secondo la ricostruzione dell'accusa, a Vincenzo Pirillo la criminalità cirotana contestava la gestione della "bacinella", la cassa comune del clan nella quale si riversano i soldi sporchi delle estorsioni, del traffico di droga e degli affari illeciti, destinati, tra l'altro, al mantenimento dei detenuti.
La sera del 5 agosto 2007, un gruppo armato, del quale avrebbe fatto parte Giuseppe Spagnolo, composto da almeno cinque persone col volto coperto (altre rimaste ignote) ha fatto irruzione in un ristorante nel quale stava cenando Pirillo con i parenti. Quando è stato ucciso, raggiunto da quattro colpi d'arma da fuoco, l'uomo stava cenando con i propri familiari e teneva una bambina di 11 anni sulle ginocchia. La ferocia dei sicari, oltre ad uccidere la vittima designata, ha ferito la bambina, trapassata da un proiettile all'altezza della scapola sinistra, e altri cinque avventori.