VIDEO | L'evento, organizzato dagli studenti del liceo Pietro Metastasio, si è svolto nel piazzale della chiesa San Giuseppe Lavoratore. Tra la folla anche la mamma della vittima colta da un leggero malore
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Dolore, lacrime e rabbia. La comunità di Scalea sta cercando di affrontare la tragedia di domenica scorsa rimanendo unità e condividendo momenti importanti.
Ieri, nel piazzale della chiesa San Giuseppe Lavoratori, amici, parenti e conoscenti si sono riuniti per riflettere e pregare su quanto accaduto, affinché non accada mai più. Ilaria Sollazzo, 31 anni, è stata assassinata domenica 2 ottobre da Antonio Russo, guardia giurata, nonché ex compagno della vittima e padre della sua bambina. L'evento, è stato organizzato dagli alunni del liceo Pietro Metastasio, la scuola in cui la donna, docente di sostegno, aveva preso servizio da settembre. Intanto, in mattinata, si sono svolti i funerali di Antonio Russo. L'ultimo saluto a Ilaria, invece, è previsto nel pomeriggio.
Riflessione e preghiera
Ad omaggiare Ilaria, ieri, c'era tutti, amici, parenti e conoscenti. C'erano anche colleghi e studenti del liceo Pietro Metastasio, dove Ilaria si era recata fino allo scorso venerdì. Dopo tanti sacrifici, a giugno aveva raggiunto la qualifica di docente di sostegno ed era stata assegnata nella scuola a due passi da casa per assistere alcuni ragazzi con difficoltà. Gli amici raccontano che era al settimo cielo, aveva coronato il suo sogno. Nemmeno la fine della storia con il compagno, Antonio Russo, l'aveva turbata più di tanto. Lui era diventato insistente e le chiedeva spesso di tornare insieme, ma mai, stando al racconto dei testimoni, l'avrebbe minacciata di morte. L'unico presagio della tragedia c'è stato qualche giorno prima, quando la guardia giurata avrebbe confidato a un amico: «Non può finire così la nostra storia». Parole che col senno di poi fanno rabbrividire.
Lieve malore per la mamma
Seduta sulle sedie bianche c'era anche la mamma di Ilaria, la donna che per prima ha rinvenuto i cadaveri quando, dopo gli spari nel cuore della notte, è uscita in strada per capire cosa fosse successo. L'assassino, infatti, ha atteso il rientro dell'ex compagna sotto casa di lei, in via Borsellino a Scalea. La madre della vittima ha pianto, affranta, per tutto il tempo, consolata dagli amici e i parenti più stretti. Alla fine della cerimonia, che si è tenuta all'aperto, la donna ha avuto un leggero malore ed è stata subito soccorsa dai volontari della Croce Rossa. Fortunatamente, la donna ha poi potuto subito lasciare la piazza, sulle sue gambe, e tornare casa.