La Squadra Mobile della Questura di Crotone e il Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza hanno effettuato controlli sul territorio. Oltre alle innumerevoli persone sottoposte a controllo, è stata anche effettuata una perquisizione a carico di: C. F., 43enne, gravato da precedenti di Polizia, che sarebbe stato trovato in possesso di un metal detector, nonché di 43 reperti archeologici, quali anelli, monete in bronzo e argento, pesetti, un’ampolla “del pellegrino” ed altro, risalenti ad un ampio lasso di tempo, compreso tra l’età magno – greca e l’alto Medio Evo, per un valore stimato di diverse migliaia di euro.

 

Secondo le forze dell’ordine gli oggetti sarebbero stati recuperati a seguito di scavi clandestini nei siti archeologici della provincia, e sarebbero destinati al mercato nero.

 

Tali ritrovamenti, sottoposti ad una prima stima da esperti della locale Soprintendenza, sono stati sequestrati, unitamente al metal detector, mentre C.F. è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.