L’aumento esponenziale delle connessioni di questi giorni a causa della quarantena spinge l'Europa a intervenire. I colossi dello streaming si adeguano
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Tra smart working, didattica a distanza e ricerca quasi disperata di intrattenimento, vista l'impossibilità di uscire di casa, passiamo tutti molto più tempo su internet. La circostanza ha portato in pochi giorni ad un considerevole aumento del traffico di dati: «Dal decreto dell’8 marzo firmato dal governo abbiamo visto un incremento del traffico del 25% e ormai siamo costantemente sopra il terabit al secondo: vuol dire che ci stiamo scambiando mille miliardi di bit al secondo, un’enorme quantità di informazioni e il nostro record storico», Lo afferma Valeria Rossi, direttrice generale del Milano Internet Exchange, punto di interscambio pubblico italiano che permette ai diversi Internet service provider di scambiare traffico internet tra loro.
Sovraccarico da gaming e streaming
I responsabili di tale sovraccarico sarebbero soprattutto il gaming online e lo streaming video, ed i rischi di congestionare le infrastrutture sono tali da spigere Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno ed i servizi, a chiedere alle varie piattaforme di limitare la banda messa a disposizione degli utenti. Messaggio subito recepito da Netflix, che per i prossimi trenta giorni ridurrà la velocità di trasmissione dei dati in tutta Europa, alleggerendo del 25% l'impatto del traffico sulle reti. Il colosso americano precisa però che ciò non comporterà necessariamente una diminuzione della qualità o un passaggio forzato da 4K e HD alla definizione standard.
Anche YouTube si adegua
La seconda piattaforma a rispondere all’appello è stata YouTube, che ha sospeso temporaneamente l'alta definizione abbassando la qualità dello streaming al livello standard. Da Bruxelles, inoltre, arrivano raccomandazioni anche per gli utenti: in particolare usare impostazioni che riducano il consumo di dati, ad esempio collegandosi al wifi o scegliendo una risoluzione più bassa.