Le due donne erano terrorizzate per gli atteggiamenti violenti dell’uomo tanto da decidere di lasciare la propria abitazione e trovare ospitalità presso alcuni congiunti. Poi la denuncia e il provvedimento cautelare
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Un uomo di Tropea è stato colpito da misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per maltrattamenti. Disposto anche il divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi da esse frequentate nei confronti del cittadino, già reso destinatario di ammonimento del Questore di Vibo Valentia. È accusato di reati di maltrattamenti in famiglia aggravati, di lesioni personali e violenza privata.
La denuncia della sorella
Il provvedimento rappresenta il risultato dell’attività di indagine, coordinata dalla locale Procura diretta dal procuratore Camillo Falvo, avviata a seguito delle denunce effettuate dalle vittime, sorelle dell’uomo, in merito alla drammatica situazione familiare che stavano vivendo.
Lo scorso 29 dicembre, una donna vittima di maltrattamenti in famiglia da parte del fratello convivente ha deciso di raccontare tutto ai poliziotti, ormai stanca ed esasperata. In tale circostanza la donna riferì quanto in casa la propria situazione e quella di un’altra sorella, fosse diventata insostenibile per via di una serie di atteggiamenti prevaricatori e violenti, degenerati talvolta anche in aggressioni fisiche e percosse, a causa delle quali era stata costretta a far ricorso alle cure dei sanitari del locale Pronto soccorso.
Il timore per la propria sicurezza
Secondo gli inquirenti: «il timore per la propria incolumità, il clima ostile in una casa che da luogo sicuro ed inviolabile si era trasformato in un posto pericoloso, a causa delle vessazioni psicologiche e fisiche patite, aveva portato le vittime, letteralmente terrorizzate dal carattere autoritario e despota del fratello, a lasciare l’abitazione per trovare ospitalità presso propri congiunti».
Il provvedimento
Il coraggio della scelta di denunciare ha poi permesso di porre in moto la macchina istituzionale.
L’uomo, a cui è stata notificata l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, dovrà attenersi ad una serie di prescrizioni in forza delle quali gli viene imposto oltre che di lasciare la casa familiare anche il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle vittime e, comunque, di mantenere una distanza non inferiore ai 250 metri da esse.