Il duro commento dell’ex parlamentare e attuale responsabile della Associazione “FuturoPlurale, idee in Movimento”: «Il borgo scomparso dalle scelte delle istituzioni»
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«Ad un mese dalla tragedia di Civita che è costata la vita a 10 persone, tutto tace, tutto è fermo. A livello nazionale nessuno parla del disastro che ha distrutto vite innocenti, non una parola per una realtà turistica di altissimo pregio, fra le più belle e più ammirate d’Italia, oggi ferma, sconvolta». Lo ha detto Franco Laratta, già parlamentare ed attuale responsabile della Associazione “FuturoPlurale, idee in Movimento” dopo una visita a Civita insieme all’associazione, e dopo aver incontrato il sindaco Alessandro Tocci ed il parroco padre Remo Mosneag. «Civita, un mese dopo la tragedia, è scomparsa dello scenario nazionale, è scomparsa dalle scelte delle istituzioni, del governo in primis. Non un rigo nei provvedimenti governativi, mentre giustamente tutto lo spazio, anche con decreto-legge, è stato riservato a Genova e alla sua immane tragedia. Giustamente, gridiamolo. Ma per Civita neanche un punto, non una frase, nemmeno un’intenzione. Nessuno che si sia alzato per dire “c’è anche Civita” con la sua tragedia».
Laratta ha potuto toccare con mano come la bellissima comunità arbëreshë ai piedi del Pollino, oggi è come se fosse stata cancellata dagli itinerari turistici, eppure le sue bellezze naturali e paesaggistiche sono intatte, la sua storia, la sua cultura, le sue suggestive tradizioni sono vive. «Eppure quella comunità rischia di morire se non aiutata a sollevarsi dopo il dramma delle Gole del Raganello, per molti aspetti un evento imprevedibile e di una potenza distruttiva veramente sconvolgente. Per Franco Laratta – continua il comunicato - è urgente proporre nelle sedi opportune i necessari interventi per la messa in sicurezza delle Gole del Raganello; sostenere misure in favore delle attività turistiche ed economiche completamente ferme dopo la sciagura; prevedere interventi di promozione per Civita, che non può essere cancellata dagli itinerari culturali e turistici internazionali».
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