Torna in libertà Elisa Calfapietra, dipendente di una società di spedizioni accusata di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La donna, 38 anni, si trovava agli arresti domiciliari dal 20 febbraio scorso: ora il Tribunale della libertà di Reggio Calabria ha revocato la misura cautelare dei domiciliari emessa dal gip. Le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni.

Calfapietra si è detta fin da subito estranea ai fatti a lei imputati. La donna è indagata in un’operazione del Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza-Gico, durante la quale sono finiti in manette due funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Gioia Tauro, Antonio Pititto e Mario Giuseppe Solano.

Per l’accusa, Calfapietra «si rapportava in autonomia con Solano, operando numerose visite all’area doganale dello scalo portuale, finalizzate a realizzare l’alterazione della “visita merci”». Ipotesi accusatoria contestata, davanti ai giudici del Riesame, dai legali della donna.

Ieri i giudici Antonio Francesco Genovese (presidente), Aurelie Patrone e Lucia Antonella Bongiorno hanno deciso di annullare l’ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria a carico di Calfapietra e disporne l’immediata liberazione.