Le indagini disvelarono anche un intenso traffico di armi e di esplosivi. L’inchiesta era nata in seguito a investigazioni per una serie di furti
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Otto condanne e cinque assoluzioni. Questa la decisione del Tribunale collegiale di Catanzaro in merito agli indagati implicati nel procedimento Anteo, accusati, a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, anche con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto.
L’inchiesta
L’attività di indagine diretta dalla Procura distrettuale di Catanzaro e condotta dalla Compagnia carabinieri di Soverato a partire dal marzo 2017, ha consentito di individuare una specifica organizzazione dedita al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish, marjuana, metadone nonché eroina, anche nella forma del cosiddetto cobret, nel basso Jonio catanzarese, con il suo centro nevralgico nell’entroterra dell’area del soveratese, in particolare nel comprensorio di Chiaravalle e comuni limitrofi e con proiezioni nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Le indagini hanno disvelato anche un intenso traffico di armi e di esplosivi, che venivano approvvigionati, per la loro successiva immissione nel mercato illecito, prevalentemente attraverso la commissione di furti in abitazioni e in attività commerciali specificamente individuate.
La sentenza
Domenico Aiello, un anno e sei mesi di reclusione; Ernesto Bertucci, due anni e nove mesi di reclusione; Nensy Vera Chimirri, sette anni e sei mesi di reclusione; Santino Procopio, un anno e nove mesi (difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco); Clemente Selvaggio, nove anni di reclusione; Luciano Iozzo, cinque anni e sei mesi; Vincenzo Manno e Antonio Rei, tre anni e sei mesi.
Assolti Antonio Chiefari, Rocco Bruno Caruso, Giovanni Rauti, Antonio Cuturello, Antonio Corrado.
Nel collegio difensivo gli avvocati Saverio Loiero, Diego Brancia, Giovanni Russomanno, Salvatore Staiano, Francesco Muzzopappa, Giuseppe Cosentino.