Due anni, invece, per l'avvocato catanzarese Francesco Saraco e cinque anni per Emilio Santoro. Per tutti avanzata richiesta di interdizione dai pubblici uffici (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sei anni e cinque mesi e dieci giorni di reclusione. È la pena invocata questa mattina dalla Procura di Salerno, al termine della requisitoria, nei confronti di Marco Petrini, l'ex presidente della Corte d'Appello di Catanzaro coinvolto nell'inchiesta Genesi e accusato di corruzione in atti giudiziari.
Attenuanti generiche
Questa mattina si è svolta davanti al Gup del Tribunale di Salerno l'udienza con rito abbreviato e la Procura ha avanzato richiesta di pena per il magistrato, difeso dall'avvocato Francesco Calderaro, ma mitigata dalla concessione delle attenuanti generiche: «In considerazione della incensuratezza, della tempestiva ammissione dei fatti contestati nel corso degli interrogatori resi al pubblico ministero». La Procura ha inoltre chiesto come pena accessoria la interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Francesco Saraco
Il processo con rito abbreviato vede indagati anche l'avvocato catanzarese Francesco Saraco, per lui la Procura ha invocato una pena di due anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione ridotta per la concessione delle attenuanti generiche e, in particolare, per la incensuratezza, per la immediata ammissione dei fatti contestati negli interrogatori resi dinnanzi al pubblico ministero e del parziale risarcimento del danno mediante offerta reale al ministero della Giustizia della somma di 50mila euro. E' stata inoltre richiesta la pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e la confisca di diecimila euro.
Emilio Santoro
Per Emilio Santoro, ex dipendente dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza e ritenuto faccendiere di Petrini, la Procura ha invocato una pena a cinque anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche e la richiesta di interdizione perpetua dai pubblici uffici.