L'amministrazione comunale condanna il gesto e di fronte a chi chiede di implementare il sistema di videosorveglianza sottolinea: «Non è un problema di telecamere ma di civiltà e rispetto dei beni comuni»
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“Ti auguru u campi 100 anni, 99 spitali spitali, e uno cu doluri”. È la maledizione che ignoti hanno scritto a caratteri cubitali a Polistena sul piazzale della chiesa dedicata a San Francesco di Paola.
Vandalismo che ha deturpato la pavimentazione antistante l'edificio sacro. Una condanna a subire conseguenze nefaste accompagnata anche da una dedica di compleanno.
Un atto screanzato che non rappresenta solo uno sgarbo al decoro urbano, bensì fa specie che un gesto così fosco sia accaduto proprio davanti un luogo di preghiera. Forse gli autori della nefasta azione neanche si rendono conto dello sfregio perpetrato all'intera collettività.
Il fatto sta suscitando indignazione. L'amministrazione comunale, sulla propria pagina social ufficiale, ha condiviso un post con la foto dello scempio e il rimprovero: "Vergognatevi". Molti vi stanno esternando rabbia e delusione. C’è chi invoca punizioni esemplari e un ampliamento del sistema di videosorveglianza.
Ma come sottolinea l’amministrazione comunale con un ulteriore messaggio, forse «non è un problema di telecamere, è un problema di civiltà e rispetto dei beni comuni».