Una scia di terrore e sangue, tra Limbadi e Nicotera. Due morti e tre feriti in un nuovo giorno di follia criminale nel Vibonese. Tutto ha inizio intorno alle 15.30, quando un giovane danneggia a colpi di fucile un’auto a Caroni, frazione di Limbadi. L’attentatore si dirige poi verso il centro di Limbadi, spara all’ingresso del bar Nino’s, attraversa il locale, si dirige verso una sala dove alcuni uomini giocano a carte. Qui spara ancora e ne ferisce tre: Pantaleone Timpano, fratello del proprietario dell’auto danneggiata a Caroni, Pantaleone D’Agostino, ex gestore dello stesso bar, e un avvocato, Francesco Di Mundo.


Il ragazzo lascia quindi l’esercizio pubblico e si dirige verso Nicotera, in via del Liceo, entra in un primo stabile, suona alla casa di Giuseppa Mollese, ottantenne che apre la porta e viene investita al torace da un colpo di fucile. L’uomo si allontana subito, passa davanti al Liceo, poi raggiunge l’abitazione di Michele Valerioti (in foto), 68 anni. L’anziano, paziente oncologico, apre la porta, viene ferito da un primo sparo, prova a fuggire sul balcone, ma è qui che viene finito. Michele Valerioti resta esanime. Giuseppa Mollese morirà due ore dopo al Pugliese di Catanzaro. Altri tre feriti. E’ il bilancio di un pomeriggio di sangue e paura.

 


Scatta subito la caccia all’uomo

Si cerca un giovane sui trent’anni, a bordo di una Fiat Panda che viene ritrovata nelle campagne. Si levano in volo gli elicotteri del Gruppo operativo Calabria. E lo Squadrone eliportato cacciatori inizia a setacciare il territorio, mentre i carabinieri di Vibo e Tropea ascoltano testimoni e visionano i filmati di videosorveglianza.


L’anziana ferita, e poi morta successivamente, era madre di Ignazio Gaglianò, ucciso diversi anni addietro a Nicotera. Le indagini si concentrano su un giovane di trent’anni, legato da vincoli parentali con esponenti di spicco del clan Mancuso, e con fratello ucciso poco tempo dopo il figlio, appunto, di Giuseppa Mollese.

Intanto si è svolta nelle scorse ore una riunione tecnica della forze di polizia, convocata urgentemente dal Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, con la partecipazione del vertici provinciali delle forze di polizia, nel corso della quale è stato fatto un punto di situazione sulle indagini in corso.