Il provvedimento del presidente ff Nino Spilrì sarà operativo fino al 21 luglio. Nel centro del Cosentino emersi 48 casi in 14 giorni su una popolazione di 4700 abitanti
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La Regione Calabria dispone per il comune di Terranova da Sibari la zona rossa. La notizia è contenuta in una ordinanza a firma del presidente ff Nino Spirlì. Il provvedimento sarà operativo dalle ore 22,00 del 14 luglio 2021 e fino a tutto il 21 luglio 2021.
I contagi a Terranova da Sibari
In base a quanto riferito nel documento, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza ha comunicato che nel piccolo centro cosentino si rileva una significativa circolazione virale tra la popolazione residente ed una incidenza decisamente superiore alla media regionale del periodo, con 25 nuovi casi confermati registratisi negli ultimi 7 giorni e, complessivamente, 48 casi negli ultimi 14 giorni su una popolazione di circa 4700 abitanti. In più, si fa presente, si registra la presenza nel territorio comunale di 3 importanti focolai, di numerosi soggetti già positivi al test antigenico rapido e i molteplici contatti stretti che hanno determinato l’applicazione di numerose misure di quarantena.
In tale contesto l’Azienda sanitaria di Cosenza procede al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale e, prima del termine del periodo previsto dal presente provvedimento, relazionerà circa gli esiti degli ulteriori test effettuati, i dati di sequenziamento per la ricerca di varianti, le informazioni riferite all’eventuale positività di soggetti già sottoposti ad immunizzazione, al fine di valutare la necessità o meno di proroga delle misure restrittive.
La situazione in Calabria
«Nella regione Calabria – è specificato nell’ordinanza – dopo 11 settimane in cui i valori di incidenza per 100mila abitanti sono risultati progressivamente in diminuzione, nella settimana appena trascorsa, si è registrata una risalita di circa 5 punti di tale indicatore e un incremento del 57% dei nuovi casi confermati, rispetto al dato della settimana precedente».
Inoltre, la circolazione della variante cosiddetta Delta («stimata nel territorio regionale al 30%, ma in rapida progressione sull’intero territorio nazionale») impongono di mantenere alto il livello di attenzione «sia per prevenire eventuali risalite della curva dei contagi, che per il possibile aumento del grado di saturazione nel numero di posti letto occupati in area medica e terapia intensiva dell’intera Regione».