GNon sarà la Regione e neppure la struttura commissariale a gestire il riordino della rete ospedaliera regionale in vista della seconda ondata di contagi. In Calabria le deleghe sono finite in mano alle singole aziende sanitarie e ospedaliere che dovranno curare l'attivazione dei posti letto di terapia intensiva e subintensiva, fungendo da stazione appaltante nel quadro di interventi previsti a maggio dal commissario ad acta, Saverio Cotticelli. 

Le aziende delegate

Lo ha deciso il soggetto attuatore per l'emergenza Covid Domenico Arcuri, con proprio ordinanza notificata appena venerdì alle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Nell'elenco figurano l'azienda sanitaria provinciale e l'azienda ospedaliera di Cosenza, l'azienda sanitaria provinciale, l'azienda ospedaliera e il policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro, l'azienda sanitaria provinciale e il grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, l'azienda sanitaria provinciale di Crotone e Vibo Valentia.

Non solo in Calabria

Ma la Calabria non è la sola. Anche la Basilicata, le Marche, il Molise, il Lazio, la Lombardia, il Piemonte, la Sardegna e l'Umbria rientrano in quei territori per le quali le Regioni hanno deciso di non richiedere le deleghe. Saranno le singole aziende in autonomia a portare avanti le gare d'appalto e gli interventi previsti nella pianificazione regionale. 

L'ordinanza di Arcuri

Nello specifico, l'ordinanza vergata dal commissario nazionale Domenico Arcuri fissa in 7 giorni la scadenza entro cui trasmettere alla struttura commissariale la pianificazione operativa degli interventi contemplati nel piano di riorganizzazione incluso di un cronoprogramma. Le singole aziende provvederanno così all'esecuzione delle opere da realizzare mediante la contrattualizzazione, quale stazione appaltante e nell'ambito degli accordi quadro, dell'esecuzione dei lavori previsto dal piano regionale nel termine di non oltre dieci giorni dalla comunicazione delle disponibilità offerte dagli accordi quadro.

Le stesse aziende acquisiscono le deleghe di soggetto attuatore anche per la fornitura di attrezzature medicali e dei mezzi di trasporto previsti nel piano di riorganizzazione.