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I carabinieri della Stazione di Cosenza Nord, unitamente a personale del Nucleo operativo del Comando provinciale di Cosenza, hanno notificato in carcere a Mario Mandoliti, 50 anni, un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di tentato omicidio ai danni di Sandro Violetta Calabrese. La ricostruzione dell'agguato è emersa dalle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, dalle quali è scaturita l'operazione denominata "Laqueo", scattata lo scorso 30 agosto contro un gruppo di presunti affiliati alla 'ndrangheta, dedito alla pratica dell'usura.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le indagini sono coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dal sostituto Antonio Bruno Tridico, la sera del 6 marzo 2013, Mario Mandoliti avrebbe esploso alcuni colpi di pistola contro Sandro Violetta Calabrese, sparando dal finestrino della propria auto, una Ford Kuga nera. La vittima dell'attentato si trovava presso la propria attività commerciale sita in pieno centro, in via 24 maggio, ed ha avuto la prontezza di gettarsi a terra, riuscendo così a salvarsi. Le indagini – informa un comunicato dei carabinieri – hanno consentito di accertare che Mandoliti nei giorni precedenti aveva effettuato anche dei sopralluoghi nella zona. L'omicidio doveva essere una ritorsione nei confronti di Roberto Violetta Calabrese, fratello di Sandro, che aveva iniziato a collaborare con i magistrati.