Il sostituto procuratore di Catanzaro Graziella Viscomi ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell'ispettore di polizia Giovanni Mellace, 56 anni, di Catanzaro, e di Giovanni Valentino, 67 anni, titolare del "Lido Jonio ce l'hai" di Catanzaro Lido.

L'accusa per entrambi è di tentata concussione in concorso ai danni di Matilde Talotta e Aniello Grampone gestori del "Lido Jonio ce l'hai". Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Squadra Mobile del capoluogo, Mellace, in servizio nella sezione di polizia giudiziaria, si sarebbe recato, su istigazione di Valentino, al lido Jonio per chiedere a Grampone informazioni sulla sua presenza negli uffici giudiziari qualche giorno prima. In effetti Grampone si era recato giorno 22 marzo 2021 alla Procura di Catanzaro e il 26 marzo in Questura per sporgere denuncia su alcuni episodi che lo avevano riguardato.

Mellace, nella circostanza, avrebbe informato Grampone di essere a conoscenza dei suoi movimenti e anche di essere a conoscenza della scadenza del contratto di locazione tra lui e Valentino e di voler subentrare nel contratto in quanto titolare effettivo di un birrificio (attività che appartiene alla società Esperia intestata alla moglie di Mellace).

Poi, è scritto nel capo di imputazione, proferisce le seguenti parole: «vedi che io so tutto, leggo tutto, tutte le carte passano dalle mie mani… conosco tutti i movimenti che fai». Secondo l'accusa i gesti del poliziotto sarebbero stati diretti a a costringere Grampone a non proseguire la sua battaglia giudiziaria contro Valentino sulla gestione del lido. L'atteggiamento dell'ispettore di polizia, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato diretto a creare un'utilità sia a Valentino che allo stesso poliziotto, intenzionato a subentrare nella gestione del lido. Un gesto non riuscito perché Grampone ha immediatamente denunciato l'accaduto. Il gip Matteo Ferrante ha fissato l'udienza preliminare per il prossimo 17 maggio