VIDEO | Le dichiarazioni prima dell'inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Catanzaro: «Interdittive in decremento, i ricorsi in materia di appalti afferiscono quasi interamente alla provincia di Cosenza»
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«Se vogliamo evitare che altri si sostituiscano ai giudici, se vogliamo che la Giustizia funzioni dobbiamo inevitabilmente battere ed insistere sul tasto degli organici». È lo sfogo-appello di Giancarlo Pennetti, presidente del Tar regionale, che a Catanzaro prima dell'inaugurazione ufficiale del nuovo anno giudiziario ha incontrato i giornalisti.
«Dobbiamo lavorare molto ma dobbiamo farlo bene, senza arrancare - ha detto - senza cerotti e toppe ad uno scafo che deve sopportare la pressione di tanta acqua intorno». Pennetti chiede di sanare questa carenza evitando sorprese come il concorso precedente quando il secondo magistrato assegnato alla sede calabrese ha rinunciato e quando si è trattato di sostituirlo col nuovo idoneo questi «ha preso il volo» verso altre sedi Tar.
«La Calabria non può pagare il conto di questa logica dei divari - ha aggiunto l'alto magistrato - un territorio bellissimo ma squilibrato, che solo con la piena applicazione dei poteri pubblici ed il reale funzionamento dei servizi può assicurare scuola, sanità ed altri settori della vita sociale. Invito la classe dirigente ad essere più vigile - ha detto Pennetti - a stare più sul pezzo, perché si tratta di lacci e lacciuoli che impediscono alla Calabria di essere una regione di serie A, e lo dico da fervente meridionale».
Nel merito il presidente Tar ha detto che il contrasto amministrativo alla criminalità organizzata e le interdittive sono in decremento nel 2023. A fare da padrone il settore degli appalti perché il nuovo regolamento non ha ancora sprigionato i suoi effetti. Un dato interessante, non contemplato nella Relazione ufficiale, il presidente l'ha fornito direttamente ai giornalisti. «I ricorsi in materia di appalti che abbiamo trattato afferiscono quasi interamente alla provincia di Cosenza - ha detto Giancarlo Pennetti - sembra quindi che questo territorio sia abbastanza “vivace”, fermo restando che nella valutazione non abbiamo la provincia di Reggio che ha una sua sezione autonoma di Tar».