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La Coop antimafia Valle del Marro Libera Terra ancora nel mirino della criminalità mafiosa. In un terreno di contrada Sovereto di Gioia Tauro, affidato alla coop, sono state estirpate e tagliate oltre 200 piante di kiwi.
La scoperta è stata fatta quando i ragazzi si sono recati per lavorare nel campo confiscato alcuni anni fa alla cosca Molè di Gioia Tauro. Interi filari di piante che erano state messe a dimora erano state estirpate e lasciate per terra, mentre altre erano state tagliate di netto. Si tratta del quarto atto intimidatorio in un solo anno in quel terreno.
Sulla vicenda hanno avviato indagini i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro ai quali i responsabili della Cooperativa hanno presentato denuncia.
Fondata grazie ad un progetto di Libera, con un ruolo attivo di don Pino Demasi, referente dell'associazione nella piana di Gioia Tauro, la cooperativa Valle del Marro è composta da un gruppo di giovani che rifiutano la logica del compromesso, l'apatia del quieto vivere e la rassegnazione culturale all'onnipotenza mafiosa.
«Noi - ha detto il presidente della cooperativa, Domenico Fazzari - continueremo ad andare avanti e, come è avvenuto in passato in occasione di episodi simili, innesteremo nuovamente le piante come segno di resistenza nei confronti di una mentalità mafiosa che, anche se incute paura, non riuscirà a vincere».