Per la famiglia Lo Giudice, Maria Rita non si è suicidata a causa del cognome che portava. Ci sarebbe stata una causa scatenante diversa, un fatto accaduto pochi giorni prima del tragico volo dal secondo piano. Un dubbio che, ora, solo l'autopsia potrà sciogliere definitivamente. Perché qualcosa ha turbato la tranquillità della 25enne. Almeno così racconta la madre all'avvocato Renato Russo, che rappresenta la famiglia. Maria Rita aveva un pensiero che la tormentava. Non era più lei. E non lo era solo da poco tempo. È per questa ragione che il legale ha voluto l'esame tossicologico. Per dissipare tutti i possibili dubbi, circa le condizioni in cui la giovane è arrivata alla mattinata di domenica scorsa, quando si è tolta la vita.


E poi una tesi che contrasta parecchio con quanto riferito dal procuratore Cafiero de Raho, pochi giorni fa: Maria Rita sarebbe andata fiera del cognome che portava. È quel che assicura l'avvocato Russo.