Si chiama Francesco Barbieri, 20 anni, di Pannaconi di Cessaniti in provincia di Vibo Valentia, il destinatario del fermo di indiziato di delitto vergato dal pm della Procura di Vibo Valentia Luca Ciro Lotoro. È accusato di aver ferito sabato notte con un colpo di pistola il 32enne Domenico Catania, alias “Pallina”, di Vibo Valentia. Francesco Barbieri si è consegnato spontaneamente ieri sera intorno alle 19.30 ai carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia accompagnato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giuseppe Bagnato. 

Il gip di Vibo Valentia avrà ora 48 ore di tempo per convalidare il fermo del pubblico ministero ed in tale sede Francesco Barbieri – portato in carcere – potrà fornire le sue spiegazioni al giudice ed al pm in ordine al fatto di sangue, scaturito probabilmente dopo una discussione per futili motivi. Gli vengono contestati, allo stato, i reati di tentato omicidio, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco – una pistola calibro 7,65 – e relativo munizionamento. Francesco Barbieri è figlio di Antonino Barbieri, 62 anni, alias “Carnera”, imputato a piede libero per associazione mafiosa nel maxiprocesso Rinascita Scott.

Antonino Barbieri è a sua volta cognato del boss di Zungri, Giuseppe Accorinti, in quanto sposato con Domenica Accorinti. Associazione mafiosa è pure il reato contestato nel maxiprocesso Rinascita Scott a Giuseppe Barbieri, 28 anni, alias “Peppareiu”, di Cessaniti, di fatto domiciliato a Pernocari, e a Michelangelo Barbieri, 27 anni, di Cessaniti. Sono entrambi figli di Antonino Barbieri e, quindi, fratelli dell’odierno fermato Francesco Barbieri.