E' una ferita aperta da 18 anni, una ferita che brucia ancora. Mario, Vinicio, Ida, Serafina, Raffaele, Paola, Iolanda, Giuseppina, Franca, Rosario, Antonio, Salvatore e Concetta sono le 13 vittime dell'alluvione che il 10 settembre 2010 spazzò via il camping Le Giare a Soverato. La piena del torrente Beltrame, esondato a causa di piogge torrenziali, cancellò in poche ore la gioia di un campo estivo dell'Unitalsi.

Volontari e disabili erano lì per celebrare la vita ma ad aspettarli c'era un destino crudele. E così, come ormai avviene ogni anno il 10 settembre, con una sobria e commovente commemorazione, amministratori, forze dell'ordine, associazioni di volontariato, sacerdoti, si ritrovano lì, in quello stesso luogo per non dimenticare.

Il corpo di Vinicio non venne mai trovato

Tra i presenti c'è anche Luca, fratello di Vinicio, una delle vittime, il cui corpo non venne mai più ritrovato. «Rimane una ferita mai chiusa non solo per la città di Soverato ma per tutta la regione, rimane la paura di una regione complicata dal punto di vista idrogeologico, che va gestita con grande attenzione - ha affermato il sindaco della città Ernesto Alecci - il meteo sta cambiando sempre di più, allora fu un evento eccezionale, quest'anno invece, solo nel mese di agosto, abbiamo avuto circa 15 allerte meteo che ogni volta ci fanno preoccupare. Si tratta di una tragedia che deve lasciare un insegnamento importante, soprattutto a noi amministratori, per la cura e la tutela del territorio affinchè eventi come questo non debbano più ripetersi».

Soverato ricorderà la tragedia con l'intitolazione di una via o piazza

Nel corso della commemorazione il primo cittadino ha voluto rivolgere inoltre un pensiero anche a Nicola Galeano: «Nicola oggi non è più tra di noi ma mi fa piacere ricordare la sua figura. All'epoca, con i suoi mezzi, non ci pensò un attimo ad intervenire per prestare soccorso».  Ma ricordare questa tragedia solo una volta all'anno ormai non basta più. E' intenzione dell'Amministrazione Comunale di Soverato infatti intitolare una via o una piazza a chi quel giorno perse la vita. «Vogliamo che quanto accaduto 18 anni fa possa essere ricordato tutto l'anno».